Questione Maresca. I “cadaveri vivi” fermano le auto d’epoca

Tanti corpi distesi sulla strada. Così gli studenti di Torre del Greco hanno ritardato l’inizio della cronoscalata vesuviana del raduno “Alle Falde del Vesuvio“ di Jaguar d’epoca. Il motivo: protestare contro la chiusura dell’ospedale Maresca: “Non è possibile – spiega uno dei rappresentanti del Comitato Pro Maresca – che la gente lasci la propria quotidianità per eventi mondani come un raduno di auto d’epoca e non per protestare contro un piano sanitario che gioca sulla nostra salute. La gente non può continuare a ignorare il fatto che tra un mese non ci sarà più l’ospedale torrese che assicura assistenza sanitaria e un pronto soccorso”. Proprio per questo motivo, dopo un‘assemblea in Villa Comunale tra i giovani del Comitato ed il corpo studentesco degli istituti I.P.A.M, Degni, Pantaleo, Nobel, De Bottis, C.Colombo ed I.S.A, si è deciso di recarsi a Via Roma dove si trovavano le auto d’epoca. Qui una parte degli studenti si è sdraiata in strada simulando la morte, causata magari dai traumi che non potranno più essere immediatamente trattati senza il pronto soccorso del nosocomio torrese. “I cadaveri vivi ,che ora state vedendo, hanno paura – spiega ai passanti un membro del Comitato – perchè tra un mese possono diventare cadaveri reali. Vedeteli e iniziate ad avere paura anche voi perchè solo il timore e la preoccupazione ci ha spinti ad occupare l’ospedale. Non avere un pronto soccorso significa la morte perche è impossibile raggiungere quello di Boscotrecase. Chiedetevi se sia giusto che soltanto 60 e non 100 mila ‘cadaveri vivi’ debbano rappresentare questa lotta. Se dovete abbandonare la vostra quotidianità lo dovete fare per rendervi coscienti del fatto che oramai siamo tutti diventati cadaveri vivi”. La protesta, ovviamente, non si ferma qui: anzi, alle 15:30 di lunedì– in concomitanza con la “Conferenza dei sindaci” –, ci sarà un’assemblea pubblica a Piazza santa Croce.

Giovanna D’Urso

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